Silvia Recchia Castellana Grotte (BA), 1985.
Mi sono formata all'Accademia di Belle Arti di Lecce.
Lavoro essenzialmente con la pittura e sono sempre stata intimamente affascinata dall'indagine delle motivazioni profonde alla base dell’esistenza umana, alle sue fragilità e lotte alla ricerca di una compiutezza e dell’individuazione di un’identità.
A partire dagli anni immediatamente successivi agli studi accademici ho cominciato ad interessarmi alle ricerche psicoanalitiche di Jung, in particolar modo a quelle riguardanti l’inconscio collettivo, i simboli archetipici ed il processo di individuazione, ma anche alle filosofie orientali ed all'annessa iconografia, alle ultime scoperte della fisica quantistica ed alla mitologia.
Tutto ciò partendo sempre da una ricerca su me stessa, e sulla mia esperienza vissuta. Ho così cominciato ad indagare il mondo femminile attraverso veneri dalle forme abbondanti, spesso lacerate da profonde ferite ma anche generatrici di nuova vita. Per me il processo artistico stesso diventa una sorta di processo di individuazione alla ricerca di immagini e simboli in grado di sintetizzare aspetti dell’esistenza umana.
Caos e sintesi sono caratteri essenziali di ogni elaborazione artistica, concepite come ammassi informi, macchie di colore da cui tirar fuori sembianze di figure, dettagli evocativi e simbolici.
Negli ultimi due anni la mia attenzione si è spostata sui temi della creazione e dei miti ad essa dedicati in connessione ai processi creativi e di trasformazione dell’uomo.
Alla base dei miti cosmogonici infatti vi è la necessita di una ridefinizione e di un ricollocamento dell’uomo nell'universo per una riappropriazione di senso, iniziano così ad apparire nei miei lavori piccoli simboli di vita in procinto di germogliare. Le origini del mondo sono viste come una tabula rasa gravida di innumerevoli possibilità.
Questo tipo di lavoro nasce anche da un sempre crescente interesse per le pratiche meditative, la necessità di azzerare la propria mente, ritornare all'essenza per ricostruire un nuovo sé.